L’azienda agricola Caratelli ha origini antichissime; in seguito alla caduta dell’impero Romano e alle invasioni barbariche, il territorio che oggi ospita la famiglia Caratelli rimase abbandonato.
Nel 960 dC la zona collinare divenne signoria del Conte della Scialenga di Siena, potenti e ricchi feudatari del territorio senese.
Questo territorio, situato in posizione collinare e strategica, fu sempre conteso tra Aretini e Senesi; dopo il Conte della Scialenga, fu la volta della famiglia Tolomei e successivamente del Marchese della Stufa il quale la donò alla curia vescovile di Arezzo che la divise in lotti e la vendette a sua volta a più proprietari.
I Caratelli, una famiglia di nobili origini che proveniva da Verona, acquisirono Verniana nel 1687; la zona in cui si estendevano i possedimenti terrieri, era composta solo da campi e da boschi; intorno non c’era nulla.
I Caratelli furono proprietari di queste campagne per molti anni ma dopo varie vicissitudini e successioni ereditarie, una parte dei loro terreni fu venduta ad un’altra importante famiglia che ha dato origine all’attuale borgo turistico di Verniana.
Un territorio che deve il proprio nome all’isolamento tra i boschi, alla lontananza dalle principali vie di comunicazione, alla mancanza di luce e alla presenza di un’unica piazza: “Verna” il sasso crudo che San Francesco scelse per il suo eremitaggio, da qui il nome Verniana.
La leggenda narra che il Santo passò dall’attuale Verniana (allora Renaiolo) per recarsi a Siena e non trovando ospitalità, passò la notte in una grotta; la mattina successiva la grotta crollò come segno di biasimo per la mancata ospitalità. La grotta si trova a circa 100 metri dall’attuale Verniana.
Verniana fu edificata nel 1425, inizialmente divenne signoria della famiglia Raspanti, poi con il passare del tempo si trasformò in villaggio colonico che vedeva al centro una villa di proprietà della famiglia Lambardi che possedeva anche il giuspatronato della chiesa annessa.
Oggi Verniana è un prestigioso, piccolo ma meraviglioso borgo turistico; deve la sua fama al parroco Don Angelo Fantoni che dal 1948 prese servizio presso questa parrocchia.
Don Angelo, riusciva a diagnosticare con estrema precisione molte malattie e non si avvaleva della medicina tradizionale per dare sollievo alle persone che si presentavano da lui, ma utilizzava creme e unguenti a base di erbe preparati da lui stesso.
Molti personaggi famosi come Coppi, Bartali, Vittorio de Sica, Silvana Pampanini e Benito Mussolini sono stati a far visita a Don Angelo Fantoni. I residenti di Verniana sono grati a Don Angelo Fantoni anche perché fu grazie a lui che riuscirono ad ottenere migliorie importanti per il loro borgo, come la costruzione di strade, del cimitero e gli allacci di luce, gas e telefono.
Oggi Verniana è ambita meta turistica ed enogastronomica frequentata principalmente nei mesi estivi da turisti provenienti da tutto il mondo.